11 Marzo 2011
COLDIRETTI MACERATA, 150 LE AZIENDE COLPITE DALL’ALLUVIONE

Sono centocinquanta le aziende maceratesi danneggiate dall'alluvione. Tante sono le segnalazioni raccolte sino ad oggi dagli uffici della Coldiretti Macerata dopo le esondazioni dei fiumi e la pioggia che hanno devastato il territorio la scorsa settimana. Il sessanta per cento dei danni denunciati riguarda le frane e gli smottamenti registrati su terreni collinari e strade interpoderali, mentre la parte restante ha riguardato le colture, con particolare riguardo ad ortaggi di qualità, cereali e vivai. Proprio in un'azienda produttrice si fiori si è registrato il danno più alto: 400mila euro, tra strutture (serre, macchinari, ecc.) e coltivazioni. "Stiamo ora cercando di fare una stima finanziaria del danno, che dovrebbe essere sicuramente più alta rispetto a quella inizialmente paventata - spiega Francesco Fucili, presidente della Coldiretti provinciale -. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza richiesto dalla Regione ci auguriamo che la macchina burocratica proceda velocemente per dare una risposta immediata alle problematiche delle aziende colpite". La mappa delle segnalazioni vede in primo piano le vallate del Potenza e del Chienti, San Severino, Cingoli e la zona di San Ginesio, mentre meno colpita risultano le aree di Camerino e Matelica, dove la maggioranza degli smottamenti riguarda la viabilità pubblica. "Sarebbe importante che nelle opere di risanamento del territorio venissero coinvolte le imprese agricole, sfruttando le opportunità previste dalla Legge di Orientamento - aggiunge il direttore di Coldiretti Macerata, Assuero Zampini -. Il problema della manutenzione dei fossi pubblici lungo i corsi d'acqua è stato una delle cause scatenanti le esondazioni, e riteniamo che le nostre imprese multifunzionali possano a pieno titolo effettuare quegli interventi di prevenzione che sino ad oggi sono purtroppo mancati".

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