24 Febbraio 2016
COLDIRETTI MACERATA, ACCORDI AGROAMBIENTALI SPINGONO BIODIVERSITA’ E BIOLOGICO

Gestire meglio i pascoli per favorire la tutela delle orchidee che crescono nei prati del Maceratese, promuovere tecniche di coltivazione sostenibili, spingere le aziende alle coltivazioni biologiche e favorire la collaborazione tra agricoltori. Sono gli effetti degli accordi agroambientali, i progetti promossi dal vecchio Piano di sviluppo rurale per promuovere la tutela della biodiversità nelle campagne marchigiane. A fare il punto è stato un incontro promosso dalla Coldiretti Macerata a Pieve Torina, uno dei territori più interessati dall’iniziativa con la Riserva del Torricchio, gestita dall'Università di Camerino. “Un’esperienza indubbiamente positiva sotto tanti punti di vista e non solo per la capacità di 'calamitare' finanziamenti comunitari per 600mila euro – sottolineano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata e il direttore Giordano Nasini -. Oltre a promuovere tecniche di coltivazione sostenibili, i progetti hanno permesso di sostenere la presenza delle aziende agricole nelle zone interne e favorito una migliore collaborazione tra gli agricoltori stessi. L’auspicio è che l’esperienza possa essere ripetuta anche con la nuova programmazione del Psr”. Dagli accordi è venuta una spinta anche per il biologico, settore in costante aumento a livello di consumi ma anche di aziende. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Sinab, gli operatori bio nella nostra regione sono saliti da 2.007 a 2.162 (+8 per cento). Ma un vero e proprio boom si registra a livello di produttori-trasformatori (+56 per cento, da 141 a 220), a conferma del sempre maggiore impegno delle aziende agricole marchigiane verso esperienze di filiera corta. Non a caso domani, giovedì 25 febbraio, a Recanati, si terrà un incontro con i produttori di Campagna Amica per tracciare un bilancio dell’attività di vendita diretta dei prodotti agricoli nelle Marche.

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