20 Novembre 2015
COLDIRETTI MACERATA: ANNATA AGRARIA COL SEGNO PIU’, DOMENICA 22/11 GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO A SAN SEVERINO

Torna il sorriso nelle campagne maceratesi con l’annata agraria che, almeno a livello di produzione, fa registrare il segno positivo un po’ in tutti i comparti dopo il pessimo 2014. A fare il bilancio è la Coldiretti Macerata che domenica 22 novembre celebrerà a San Severino Marche la Giornata del Ringraziamento. L’appuntamento è per le ore 11 nella parrocchia di San Domenico, in via Gorgonero 6. Si inizia con la messa e l’offerta dei prodotti della terra, cui seguirà la tradizionale benedizione dei trattori. Alle 12.30 l’intervento del presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili e delle altre autorità. “Nell’anno di Expo, questo appuntamento vuole essere una riflessione sul fatto che non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne – spiegano il presidente Fucili e il direttore Giordano Nasini – e, per questo, occorre tutelare il lavoro delle nostre aziende soprattutto rispetto a chi, come nel caso della guerra del latte, punta a farle chiudere per poter essere libero di comprare all’estero e rivendere agli italiani finto made in Italy approfittando della mancanza dell’origine in etichetta”. Ma la Giornata del Ringraziamento è anche un’occasione per fare il bilancio dell’annata appena trascorsa. Secondo l’analisi della Coldiretti Macerata, l’incremento più rilevante si registra nell’olio. Mentre la raccolta è entrata nel vivo, si stima un incremento del 35-40 per cento della produzione di olive. L’olio dovrebbe dunque arrivare intorno ai 3.500-4.000 quintali, con una qualità ottima, nonostante le basse rese. La quantità resta però ancora lontana dalla media produttiva degli anni scorsi (intorno ai 10mila quintali). Bene anche il grano, con un raccolto complessivo sopra gli 1,8 milioni di quintali. Ma a guastare la soddisfazione degli agricoltori c’è il calo dei prezzi anche per effetto delle speculazioni sulle quotazioni e della concorrenza sleale di prodotti estero di scarsa qualità. Proprio per combattere le distorsioni  Coldiretti si è già attivata per valutare le strade da intraprendere con l’obiettivo di valorizzare il lavoro e il prodotto delle aziende cerealicole, anche attraverso filiere di pasta 100 per cento italiana. In salita anche l’orzo, dove la provincia maceratese è leader marchigiana, mentre calano girasole e mais. Se gli ortaggi, altro fiore all’occhiello del territorio, restano stabili, le buone notizie arrivano dal vino, con un produzione di circa 120mila quintali, il 10 per cento in più dello scorso anno. Anche qui con qualità ottima. 

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