2 Marzo 2011
COLDIRETTI MACERATA CHIEDE LO STATO DI CALAMITA’, CENTINAIA DI ETTARI A MOLLO E FRANE SU TUTTO IL TERRITORIO

Mentre prosegue il conto dei danni causati dalla pioggia, la Coldiretti Macerata ha scritto al Commissario della Provincia, al Prefetto e al dirigente dell'Ufficio decentrato della Regione affinché si attivino per richiedere lo stato di calamità. “La situazione è pesantissima su tutto il territorio – conferma Francesco Fucili, presidente della Coldiretti provinciale -. Nelle vallate del Chienti e del Potenza centinaia di ettari di ortaggi sono stati allagati, con la prospettiva di marcire per eccesso idrico, e proprio l’enorme quantità d’acqua mette in pericolo anche il grano”. Problemi anche per le barbabietole, così come per tutte le colture che proprio in questo periodo sono state seminate, mentre chi non ha ancora provveduto teme che le operazioni colturali possano restare impossibili per diversi giorni. La mancanza di elettricità in diverse zone ha causato difficoltà agli allevamenti. I problemi più gravi vengono comunque dalle frane e dagli smottamenti che hanno interessato terreni collinari e strade interpoderali. Nella zona di Montelupone è venuto giù un terreno a poche decine di metri da un’azienda, minacciando gli stessi capannoni. Danni strutturali che non verranno sanati in breve tempo. “Ma al di là dell’eccezionalità delle precipitazioni va sottolineato come a contribuire all’allagamento dei nostri campi sia stata anche la mancanza di manutenzione dei fossi di scolo da parte delle amministrazioni pubbliche – sottolinea Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Macerata – con l’acqua che dall’asfalto passa direttamente sulle colture. Per non parlare degli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni che diminuiscono la permeabilità del suolo impendendo il graduale assorbimento della pioggia”. Ma anche nelle zone dell’interno, dove ha nevicato, si registrano danni, con molti ulivi spezzati dal peso della neve.

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