Promuovere la coltivazione dello zafferano marchigiano come opportunità di sviluppo economico per le aree interne. E’ l’obiettivo di un progetto promosso dalla Coldiretti Macerata e dall’Associazione Zafferano Italiano, in collaborazione con l’Università di Camerino. In questi ultimi anni è cresciuto l’interesse per questa spezia, che nella nostra regione, e nel Maceratese in particolare, ha radici antiche. Sul mercato le produzioni locali incontrano però molte difficoltà, soprattutto a causa della concorrenza sleale dei prodotti stranieri. In pratica si stima che il 70-80 per cento dello zafferano consumato in Italia sia importato e spacciato per nazionale. Spesso di qualità modesta, il prodotto importato proviene, in particolare, da Iran, India e Spagna. Il tutto all’insaputa del consumatore. Eppure, a fronte di un consumo consolidato, ci sarebbe notevole spazio per questa coltivazione, a condizione che se ne identifichi obbligatoriamente l'origine nazionale in etichetta. Da qui l’impegno di Coldiretti e Zafferano Italiano per sviluppare una filiera locale. Tra l’altro, il fatto che per la coltivazione siano sufficienti modeste superfici e l’impiego di una rilevante forza lavoro concentrata in alcuni periodi dell’anno, rende la coltura particolarmente indicata per piccole aziende agricole a conduzione familiare. Il primo passo sarà l’organizzazione di un corso di formazione professionale, rivolto alle aziende agricole e a chi vuole intraprendere questa attività. L’iniziativa si svolgerà a fine marzo (il 28 e il 29) in provincia di Macerata e vedrà una serie di lezioni sulla coltivazione dello zafferano, la scelta del terreno, la selezione dei bulbi, la storia della pianta, la raccolta, l'essiccazione, la stagionatura e il confezionamento.
9 Gennaio 2014
COLDIRETTI MACERATA: CONTRO LE IMPORTAZIONI STRANIERE UN CORSO DI ZAFFERANO MADE IN ITALY