9 Gennaio 2014
COLDIRETTI MACERATA: CONTRO LE IMPORTAZIONI STRANIERE UN CORSO DI ZAFFERANO MADE IN ITALY

Promuovere la coltivazione dello zafferano marchigiano come opportunità di sviluppo economico per le aree interne. E’ l’obiettivo di un progetto promosso dalla Coldiretti Macerata e dall’Associazione Zafferano Italiano, in collaborazione con l’Università di Camerino. In questi ultimi anni è cresciuto l’interesse per questa spezia, che nella nostra regione, e nel Maceratese in particolare, ha radici antiche. Sul mercato le produzioni locali incontrano però molte difficoltà, soprattutto a causa della concorrenza sleale dei prodotti stranieri. In pratica si stima che il 70-80 per cento dello zafferano consumato in Italia sia importato e spacciato per nazionale. Spesso di qualità modesta, il prodotto importato proviene, in particolare, da Iran, India e Spagna. Il tutto all’insaputa del consumatore. Eppure, a fronte di un consumo consolidato, ci sarebbe notevole spazio per questa coltivazione, a condizione che se ne identifichi obbligatoriamente l'origine nazionale in etichetta. Da qui l’impegno di Coldiretti e Zafferano Italiano per sviluppare una filiera locale. Tra l’altro, il fatto che per la coltivazione siano sufficienti modeste superfici e l’impiego di una rilevante forza lavoro concentrata in alcuni periodi dell’anno, rende la coltura particolarmente indicata per piccole aziende agricole a conduzione familiare. Il primo passo sarà l’organizzazione di un corso di formazione professionale, rivolto alle aziende agricole e a chi vuole intraprendere questa attività. L’iniziativa si svolgerà a fine marzo (il 28 e il 29) in provincia di Macerata e vedrà una serie di lezioni sulla coltivazione dello zafferano, la scelta del terreno, la selezione dei bulbi, la storia della pianta, la raccolta, l'essiccazione, la stagionatura e il confezionamento.

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