Ciauscolo e vino di visciole tra i prodotti marchigiani più consumati ad Expo, una trentina di eventi organizzati e oltre trecento imprenditori agricoli della provincia coinvolti. Sono i numeri della partecipazione degli agricoltori maceratesi ad Expo, secondo il bilancio stilato dalla Coldiretti provinciale in occasione del resoconto finale dell’esposizione universale presentato dalla Regione. Un successo tanto a livello di presenze (al padiglione Coldiretti hanno preso parte a degustazioni, pranzi e cene circa 15mila persone in due settimane) quanto di riscontri per i prodotti tipici, grazie alla fondamentale collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata. Accanto a ciauscolo e vino di visciole sono andati a ruba anche il vino cotto e i dolci del territorio, a partire dalla crescia fogliata. “Siamo estremamente soddisfatti poiché Expo ha confermato che la chiave del successo è il protagonismo dei nostri agricoltori – spiegano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Giordano Nasini -. Ma l’attenzione riservata alle nostre eccellenze ci spinge anche ad accelerare sui percorsi avviati per assicurare sempre maggiore qualità dei prodotti, a cominciare dalla Denominazione di origine protetta per il ciauscolo tradizionale”. L’esperienza di Expo è stata anche la dimostrazione di come la crescita del territorio passi da una sempre maggiore interazione tra i diversi settori. Basti ricordare gli eventi realizzati assieme alla Distilleria Varnelli, ma anche la presenza del gruppo di Saltarello Balcone delle Marche di Cingoli che ha animato le iniziative lungo il Cardo.