5 Gennaio 2012
COLDIRETTI MACERATA, STOP DELLA CAMERA DI COMMERCIO AI SOLDI PUBBLICI PER I FALSI A TAVOLA

Stop all’utilizzo dei soldi pubblici per finanziare la produzione di falso made in Italy a tavola. E’ l’impegno assunto dalla Camera di Commercio di Macerata su proposta della Coldiretti provinciale per porre un freno al fenomeno della commercializzazione di prodotti alimentari “nostrani” realizzati all’estero, come nel caso della Simest. Si tratta della società partecipata dal Ministero dello Sviluppo economico che sostiene la produzione in Romania di formaggi di pecora venduti con marchi che richiamano al Made in Italy come Dolce Vita e Pecorino, mentre con il Gruppo Parmacotto ha stretto un accordo per la promozione di salumi “italiani” fatti però negli Stati Uniti. “Un problema per i nostri produttori che subiscono un vero e proprio danno di immagine, oltre a far fronte a una concorrenza sleale sostenuta da finanziamenti pubblici, ovvero pagati da tutti i cittadini – sottolineato il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, e il direttore, Assuero Zampini -. Ringraziamo dunque la giunta camerale, a partire dal suo presidente Giuliano Bianchi, per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nel sostenere la nostra proposta a tutela della filiera agroalimentare del territorio maceratese”. Il documento sottoscritto dalla Camera di Commercio è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Ministeri dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole. La diffusione del cosiddetto italian sounding, ricorda Coldiretti Macerata, blocca ogni potenzialità di crescita delle imprese locali a causa della “saturazione” del mercato con prodotti che richiamano qualità italiane senza essere di origine nazionale, impedendo ai consumatori di effettuare una corretta comparazione.

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