Maceratese leader per la produzione di legumi. Lo afferma un’analisi realizzata della Coldiretti provinciale in occasione di Leguminaria, in programma fino a domenica 19 ottobre ad Appignano. Sul territorio maceratese si producono ogni anno circa 75mila quintali tra ceci, lenticchie, fino alla roveja e al favino, coltivati su oltre 4mila ettari. Si tratta della metà dell’intero raccolto marchigiano di legumi. Le prospettive del settore saranno al centro domenica mattina (ore 10.30) di un convegno al quale prenderà parte anche il presidente della Coldiretti Macerata, Francesco Fucili. “Il successo che in questi ultimi anni hanno fatto registrare prodotti tipici come la roveja testimoniano che puntare sulla biodiversità e sul no-ogm è una scelta che paga dal punto di vista economico – sottolinea Fucili -. E in questo ha pesato non poco il lavoro dei nostri agricoltori, che hanno consentito ai consumatori di portare sul piatto specialità quasi scomparse, grazie ai mercati di Campagna Amica”. Una ulteriore opportunità per le aziende potrebbe venire dalla nuova Politica agricola comune. La nuova misura del greening, con l’obbligo di variare la destinazione colturale dei terreni, potrebbe dare ulteriore impulso alla produzione di legumi, sia per l’alimentazione umana sia per quella animale, favorendo, soprattutto nel caso degli allevamenti, l’ulteriore sviluppo di filiere corte dal campo alla stalla con l’utilizzo esclusivo di mangimi coltivati e prodotti in azienda.