24 Settembre 2012
UNA DOP PER IL VINO COTTO

UNA DOP PER IL VINO COTTO - Il progetto per ottenere la Denominazione di origine protetta per il Vino cotto vede assieme Coldiretti Macerata e Camera di Commercio Macerata, con il coinvolgimento della Fondazione Mastrocola e delle Cciaa di Fermo e Ascoli. L’obiettivo è rilanciare un prodotto della tradizione contadina che negli ultimi anni ha conosciuto un crescente successo anche commerciale, grazie all’impegno delle imprese agricole del territorio, e che potrebbe ora aumentare la produzione e oltrepassare i confini del mercato regionale.
Al momento esiste un'associazione produttori di vino cotto che vede il coinvolgimento di una quarantina di aziende sparse sulle tre province.
Secondo una stima di Coldiretti Macerata, la produzione complessiva di vino cotto dovrebbe aggirarsi sui mille quintali, anche se quello attualmente commercializzato rappresenta una piccola parte del totale, certamente non più del 10 per cento.  
COS'E' - Il vino cotto è una bevanda alcolica ottenuta dalla bollitura e della fermentazione del mosto (solitamente di uve bianche), e fatta poi invecchiare in botti di legno. Con le denominazioni di "vino cotto", "vi' cotto" e "vi' cuot", rientra nell'elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Marche, riconosciuti nel 2000 con decreto ministeriale.
DOVE SI PRODUCE - Le zone più tradizionali del vino cotto sono quelle dell'interno dell'Ascolano e del Maceratese. Un'eventuale area geografica di produzione potrebbe comunque essere individuata nell'intero territorio delle due province.
UN PO' DI STORIA - L'usanza di far bollire e fermentare il mosto, invecchiarlo e venderlo risale alla civiltà Picena. Il vino cotto era particolarmente apprezzato dai romani (è citato in diverse fonti) e, più tardi, da papi e principi, al punto da rivaleggiare addirittura col Marsala. Nella tradizione contadina il vino cotto serviva a ridare vigore durante i lavori più faticosi. Altra tradizione, tutta marchigiana, era quella di massaggiare col vino cotto i bambini, per farli crescere più robusti.
LE PROPRIETA' - Secondo quanto emerso da una ricerca della Facoltà di Agraria dell'Università di Teramo e da un progetto promosso da Coldiretti Ascoli, durante la fase di cottura del mosto si sviluppa la cosiddetta "reazione di Maillard", una delle principali reazioni chimiche che si generano nei prodotti alimentari sottoposti a trattamenti termici o conservati per lunghi periodi di tempo. E' grazie a questa, e alla caramellizzazione degli zuccheri, che il prodotto assume un forte potere antiossidante, che "cattura" i radicali liberi e contribuisce alla riduzione di malattie tumorali e cardiovascolari.

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